Sale cinematografiche in crisi: la posizione del Parlamento
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Direttore: Alessandro Plateroti

Sale cinematografiche in crisi: la posizione del Parlamento

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Le sale cinematografiche verserebbero in una situazione di crisi profonda. La questione arriva in Parlamento.

Sarebbe stata presentata dai senatori Zanda (Pd), Gasparri (Forza Italia), De Petris (Misto Leu), Quagliariello (Misto Italia al centro), Di Nicola (Ipf), Cangini (Fi), Marcucci, Rampi e Iorio (Pd), un manovra politica finalizzata alla salvaguardia dell’attività in seno alle sale cinematografiche, realtà che hanno patito profondamente l’emergenza Covid 19, nonchè il mutamento del sistema di distribuzione.

La manovra sulle sale cinematografiche

Suddetta manovra, richiederebbe la garanzia, circa una commisurata tempistica di 180 giorni, pensata per proteggere l’uscita dei film in sala per i prossimi tre anni. Ciò per evitare che il passaggio immediato dei film sulle piattaforme o su altri canali distributivi, amplifichi la difficoltà drammatica delle sale cinematografiche.

L’evento cinema in sala, è sinonimo di un fatto legato ad una certa rilevanza socio-culturale di importanza assoluta, un elemento in grado di conferire identità al lifestyle metropolitano e garante di un’occasione di grande socialità. I contenuti di questa mozione, sono stati illustrati oggi dai senatori firmatari, presso la sala Zuccari del Senato della Repubblica, a Palazzo Giustiniani.

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Lo svilimento dei cinema

Le parole di Gasparri al riguardo: “I cinema sono stanchi e noi non li possiamo far morire, per un fatto sia culturale che sociale. Abbiamo deciso di raccogliere l’appello pubblicato il 30 aprile sul Corriere della Sera dal Paolo Del Brocco di Rai Cinema e Giampaolo Letta di Medusa e portare la questione all’attenzione del Parlamento con questa mozione, che ha trovato l’adesione di esponenti di quasi tutti i gruppi parlamentari. Il tema delle finestre di programmazione in sala, che si sono azzerate o ridotte moltissimo chiama in causa l’intera industriale culturale italiana. Le piattaforme vanno benissimo, ma non può vincere solo la loro logica, perché ci porterebbe ad avere film sempre più standardizzati a livello globale”.

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ultimo aggiornamento: 5 Luglio 2022 15:18

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